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FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2 GIUGNO 2011....

Roma, 2 giugno 2011 - Roma blindata e autorità da ogni parte del mondo. Ai Fori Imperiali 'entusiasmo' è stata al parola d'ordine per le celebrazioni della Festa della Repubblica. Fra i Vip, il vice presidente Usa Biden che ha salutato con una stretta di mano il presidente dell’Afghanistan Karzai, per poi sedersi accanto a lui. Biden, poco prima si era soffermato a parlare con il neo presidente del Kosovo Jahjaga.
I principali partner europei e mondiali hanno inviato rappresentanti al piu’ alto livello a Roma: la Federazione russa con il presidente Medvedev anche lui giunto in tribuna, la Repubblica Popolare Cinese con il vice Presidente Xi JinPing.
Tra gli europei, il presidente della Repubblica Federale tedesca Wulff, il re Juan Carlos per la Spagna, il presidente austriaco Fisher. Significativa la presenza dei paesi della ‘nuova Europa’, dell’Europa dell’est e dei Balcani. Folta anche la presenza dei paesi della sponda sud del Mediterraneo e del Medio Oriente; tra questi il presidente israeliano Peres e il presidente dell’Autorita’ palestinese Abu Mazen. Migliaia i cittadini che seguono la cerimonia, mentre sul Colosseo svetta un enorme bandiera Tricolore.
KARZAI: "GRANDE ONORE" - "E’ un grande onore essere qui in Italia, Paese amico dell’Afghanistan, in questa speciale occasione’’. Lo ha detto il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, parlando brevemente con i giornalisti al termine della parata.
QUALCHE FISCHIO PER BERLUSCONI - Applausi e qualche fischio per Silvio Berlusconi all’arrivo a Piazza Venezia, nell’ambito delle celebrazioni per la parata del 2 giugno. Il presidente del Consiglio e’ arrivato in auto da Palazzo Grazioli, ha oltrepassato il varco e poi e’ sceso dall’auto davanti alla tribuna del pubblico prospiciente l’Altare della Patria, per partecipare alla cerimonia per la deposizione della corona al sacello del Milite Ignoto. In quel momento dalla folla sono partiti dei fischi subito seguiti da applausi di un altro settore del pubblico. Punteggiato dagli applausi corali, invece, il passaggio in rassegna del picchetto d’onore da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
NAPOLITANO
 - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, il seguente messaggio: “Oggi ricorre il sessantacinquesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Stamane, sul sacello del Milite Ignoto, ho rivolto il mio commosso pensiero a tutti i militari caduti per la difesa della Patria, al servizio e per la salvaguardia delle sue libere istituzioni”.
“Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unita’ d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata liberta’ e dalla ricostruzione della democrazia”, scrive ancora Napolitano.
 “Da allora, l’Italia è cresciuta, quale stato moderno ed industrializzato, protagonista del concerto delle nazioni, in una nuova Europa e nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui essa e’ stata sempre convinta ed attiva sostenitrice”.
“Negli scenari complessi ed in costante trasformazione che caratterizzano il mondo sempre più interdipendente e globalizzato in cui viviamo, il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale di equilibrio ed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazione, ma anche di fermo presidio dei valori fondamentali che sono alla base della sicurezza, dello sviluppo e della pace”, prosegue il messaggio.
“Le Forze Armate sostengono una parte considerevole di questo gravoso impegno ed hanno contribuito sostanzialmente ai risultati straordinari conseguiti in questi ultimi decenni, grazie alla loro professionalita’, alla loro abnegazione, al modo costruttivo in cui esse interpretano i compiti che sono chiamate quotidianamente ad assolvere in tante regioni del mondo: compiti difficili e densi di rischi, come gli eventi di questi giorni in Libano ed in Afghanistan purtroppo ancora una volta dimostrano.Ai militari italiani di ogni grado, specialita’ e categoria vanno il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno essi prestano la propria opera di protezione e di assistenza. Ad essi va egualmente il rispetto dei Paesi alleati che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo il valore e l’efficacia. 
Viva le Forze Armate italiane, viva l’Italia”.

LA RUSSA -  
“Le Forze armate hanno fornito un contributo determinante nel costruire, rafforzare e consolidare il sentimento di unita’ nazionale. Un sentimento che le Forze armate hanno saputo custodire e rinnovare fornendo, durante l’intero secolo e mezzo di storia nazionale, prove di eroismo e abnegazione”. E’ uno dei passaggi-chiave del messaggio rivolto dal ministro della Difesa, Ignazio la Russa, a “soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri, personale civile della Difesa” nel giorno del 65* anniversario della 
proclamazione della Repubblica, “una ricorrenza di fondamentale importanza per la storia del nostro Paese ma che assume un valore ancor piu’ significativo in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia”.
PARTERRE - Nutrita pattuglia di ministri nel palco d’onore allestito in via dei Fori imperiali per la parata del 2 giugno. Oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sono infatti presenti alcuni ministri tra cui il responsabile degli Esteri Franco Frattini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, quello della Giustizia Angelino Alfano e ovviamente il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Unico rappresentante della Lega è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
Ad assistere alla parata, oltre alle alte cariche dello Stato e cioè il presidente della Camera Gianfranco Fini e quello del Senato Renato Schifani, ci sono anche molti esponenti dell’opposizione come Pier Luigi Bersani, Massimo D’Alema, Pierferdinando Casini, Giuliano Amato e Arturo Parisi.
LA PARATA
Più di cinquemila militari, 460 civili per la Festa della Repubblica che, quest’anno, si celebra insieme ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Per 80 minuti, su Via dei Fori Imperiali hanno sfilato 161 bandiere per rendere omaggio alla Storia d’Italia, al Presidente della Repubblica, Giorgio 
Napolitano e ai 31 capi di Stato convenuti a Roma per la ricorrenza.
Ad aprire la sfilata un gruppo di cinque Tricolori che rappresentano l’evoluzione della bandiera nazionale nei 214 anni della sua storia. Seguivano, divisi in tre settori, 5.239 rappresentanti delle forze armate, 460 civili, 216 cavalli, 196 mezzi e 9 velivoli. I tre settori, invece, sono a tema: il primo di rievocazione storica dal 1860 a oggi; il secondo e’ dedicato alle missioni internazionali in cui e’ impegnata l’Italia su mandato delle Nazioni Unite o nell’ambito dell’Unione Europea.
Il terzo, infine, ha messo in risalto le eccellenze del sistema difensivo nazionale con lo sfilamento di reparti di elite. A chiudere le tradizionali Frecce Tricolori. Napolitano, che è arrivato su una Lancia Flaminia scoperta, scortato da un drappello di corazzieri a cavallo.

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ROBA DA MATTI...

Guardando la foto sono rimasto scioccato. Loro possono mostrare 
la falce e martello e noi non possiamo con il Fascio Littorio.





io nel sito qualcosa di comunista 
lo ho... si il titolo delle news....è rosso!
               BATTUTA.













ALLORA HO RAGIONE IO...


Salve,
oggi 27 maggio 2011 in una scuola media di ********,
mentre gli alunni facevano una 
prova di ascolto di inglese,

arriva un tale incaricato del comune
con un trattorino taglia erba.
La professoressa di arte che era nell'aula 
vicina si affaccia e ad alta voce
grida all'incaricato quanto tempo dova
ancora durare con  il rumore, l'operaio 
risponde che ci volevano ancora 10 minuti.
Il rumore del taglia erba è durato molto di più!
Porca******a non capiscono che c'è gente
a scuola e che siccome è caldo ci sono 
le finestre aperte?
Caro sindaco Yuri T******* anche te però....


MORTA IL 15 MAGGIO...

Madrid, 19 mag. - (Adnkronos) - E' morta a 94 anni a Madrid il 15 maggio scorso Mari'a del Pilar Moras Vicente, l'ultima vedova di piazzale Loreto. Maria Moras era sposata con Luigi Gatti, prefetto di Treviso e segretario di Benito Mussolini, l'uomo che accompagnava il Duce in tutte le occasioni pubbliche. Gatti era con lui anche in piazza del Municipio a Dongo (Como) il 28 aprile del 1945, e con Mussolini quel giorno venne fucilato dai partigiani. Il prefetto condivise fino all'ultimo il tragico destino del Duce: anche il suo corpo, con quelli di Mussolini, Claretta Petacci e alcuni esponenti della Repubblica sociale, venne esposto in piazzale Loreto a Milano. I figli Alfredo, Umberto e Matilde e i suoi ''figli politici'' Pilar Ferna'ndez Cobaleda e Javier Lo'pez-Linares la ricordano in un necrologio pubblicato su Rememori.com. Il corpo di Maria Moras e' stato cremato il 16 maggio mentre i funerali in forma privata si sono svolti oggi nella parrocchia di Santiago el Real, a Logrogno, paese della Rioja. Proprio in questa regione, dove la famiglia Moras ha una tenuta, Luigi Gatti stava tentando di organizzare la fuga di Mussolini.

BERLUSCONI 15 MAGGIO...



'Non e' pensabile che Milano non possa essere governata da noi. E' una citta' che deve guardare avanti e non puo' guardare al passato': e' quanto avrebbe detto, secondo quanto riferito da chi era presente, Silvio Berlusconi, conversando con alcuni sindaci dell'hinterland milanese dopo aver aver espresso il suo voto al seggio di via Scrosati a Milano. 'Noi siamo l'unica forza moderata, come possono i moderati dare un voto a questa sinistra radicale', avrebbe aggiunto il premier.